Obsessive-Compulsive Disorder:
articles by Laura Bellodi
Anxiety disorder
articles by Laura Bellodi
Eating disorder
articles by Laura Bellodi
Si comincia con la Tesi di Laurea, che purtroppo per moltissimi rimane l’unica esperienza di contributo partecipativo ad un’attività di ricerca.
Già la scelta del tema, la raccolta dei dati, la loro elaborazione, la ricerca bibliografica e la discussione dei risultati con le prospettive verso le quali ci si orienta, sono un primo assaggio di quello che potrà essere una parte sostanziale della propria attività professionale.
La clinica attraverso i bisogni dei pazienti ci offre lo spunto per ampliare le conoscenze, i “papers” pubblicati (che assurgeranno al ruolo di “titolo scientifico” per documentare capacità di osservazione scientifica e di elaborazione teorica) consentendono una valutazione in concreto delle attitudini alla ricerca e saranno uno strumento qualificante per il percorso di carriera come docente universitario.
E’ questo il circolo virtuoso di clinica, didattica e ricerca che racconta la giornata di un docente universitario.
Ma l’emozione della prima volta: la lettera di accettazione del paper, vedere il proprio nome stampato e poi ancora le citazioni degli altri ricercatori, il poter confrontare nelle varie sedi (congressi, meeting tra i partecipanti a progetti finanziati nazionali o internazionali) sono questi gli ingredienti che alimentano la passione per la conoscenza, il desiderio di acquisire sempre nuovi elementi per migliorare la condizione di salute mentale dei pazienti.
E ancora l’orgoglio di maturare con gli anni un H-Index alto che documenti l’impegno e la qualità dei risultati ottenuti, il veder crescere i collaboratori più giovani in autonomia e innovatività delle idee, ma anche, diciamolo pure, la frustrazione di una richiesta di finanziamento di un progetto arrivato ad un punto dal limite inferiore, gli ostacoli (veri o imposti) per l’accesso alle strumentazioni necessarie, i costi dei materiali, a volte la tentazione di mollare dà poi la motivazione per ripartire con maggiore lena e magari nuove iniziative.
Non ci si può occupare di tutto con la stessa profondità nella ricerca: la selezione dei temi diventa una necessità e sicuramente in epoca di internet l’accessibilità alle banche dati di tutto il mondo a volte può anche generare la sensazione di essere sommersi, travolti da una mole di dati che si fatica ad organizzare ed armonizzare.